Singolo – Questa Sera

questa-sera-2019

Dopo aver affrontato diversi stili musicali, partendo dal rock, per passare attraverso il progressive, il punk, il pop,… nella primavera del 2019 io e Nicola Venieri, ci interrogammo se fosse giunto il momento di dedicarci a qualcosa di più intimistico e ricercato, qualcosa che desse spazio alla voce e all’interpretazione. Nel mio “rinomato cassetto delle idee”, vi era un brano a cui tenevo molto, perchè parlava di accettazione, di tolleranza, di comprensione e condivisione, era un brano a mio avviso adatto a quello che andavamo cercando.

Analizzammo il brano in tutte le sue sfaccettature, e ci fu da subito chiaro che la scelta doveva ricadere proprio su quella canzone, senza porsi troppi problemi o confrontarla con altre; ora però veniva la parte più difficile, ovvero asciugare il brano per renderlo il più pulito possibile, e dare importanza più che primaria al testo e alla voce. Erano parole legate ad una persona che aveva attraversato una difficile sfida con se stessa e con il mondo circostante, una persona che aveva affrontato e vinto un percorso di trasformazione, per andare a conquistare un corpo che sentiva suo, dopo aver vissuto una vita intera in sembianze che non la facevano essere serena e felice, una persona che aveva trovato la sua strada e il suo mondo.

Quelle parole meritavano una musica trasognante, poetica, intimista, che sollevasse gli animi verso un piano superiore, e fu così che decidemmo di usare meno strumenti possibili, un pianoforte, un contrabbasso, qualche tappeto ed effetto. Non fu affatto facile sostenere il brano intero senza strumenti prettamente ritmici, ma la canzone era forte e bastò davvero poco per rendersene conto.

Il brano di per se fu una prova per me importantissima, il cimentarsi su un qualcosa di differente dal solito, fa aumentare le proprie capacità e soprattutto arrichire il bagaglio culturale.

La copertina la realizzai pensando a come mi sarei comportato io in quella condizione, così decisi di truccarmi e “provare” a far uscire il mio “lato femminile”… che rese l’idea del tema affrontato, e per il quale ho felicemente ricevuto elogi.