Sulla scia del singolo “Ora”, ed in seguito alla lettura de “Il dizionario dei sentimenti” di Carlo Castellaneta, nacque questo nuovo brano, che nella mia idea iniziale doveva far parte di un progetto più ampio, che racchiudesse una sorta di enciclopedia dei sentimenti ma sotto forma di canzone; le cose andarono diversamente, ma il brano prese comunque vita, perchè sul momento la carica energetica era tanta e propositiva. Dopo aver parlato dell’amiciza, era la volta dell’amore, che è uno degli argomenti che affronto più spesso, perchè croce e delizia della mia vita, perchè se non si ama qualsiasi sia il tipo di amore, tutto muore… il testo era pronto già da qualche anno, scritto in quel periodo di depressione e apatia che si prova alla fine di una storia importante, quel periodo in cui ripensiamo agli errori fatti, alla possibilità di ricucire il rapporto interrotto, alla voglia di crederci e all’utopico pensiero che tutto possa tornare come prima, per poi scontrarsi contro il muro della realtà. Proposi l’idea di melodia e la stesura al mio produttore artistico e amico Nicola Venieri, che fu da subito interessato, e volle lavorare immediatamente al progetto.
Entusiasti e nel mood giusto, contattamo Vincenzo Pastano per realizzare le chitarre, che in questo brano hanno un ruolo fondamentale, e poi in un caldo pomeriggio di giugno, decidemmo che solo una persona poteva dare “il tiro giusto” al basso, ci serviva “la botta”, “la tecnica”, la competenza e la pazzia di una persona unica: “Claudio Gallo Golinelli”.
Claudio era già innamorato del brano dagli ascolti che gli avevo fatto fare io, quando il pezzo era ancora in fase embrionale, e quindi accettò con gioia.
Alla fine riuscimmo a confezionare un piccolo capolavoro che piacque davvero a tutti, e che all’uscita riscosse notevoli apprezzamenti, lasciando nel cuore di chi ascoltava attentamente il cantato, quella speranza che risiede nell’animo, e che ci spinge a migliorare se non per recuperare rapporti impossibili, almeno ad evitare future delusioni ed errori.